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Ennio Morlotti

Ennio Morlotti nasce a Lecco il 21 settembre 1910.

Dal 1923 concilia studio e lavoro occupandosi prima come contabile presso un oleificio, poi come impiegato in un colorificio e successivamente in una fabbrica meccanica. Nel frattempo, studia arte antica nelle chiese e nei musei, iniziando a interessarsi all'arte contemporanea.

Conseguita la maturità a Brera, si trasferisce a Firenze dove si iscrive all'Accademia sotto la guida di Felice Carena. Nello stesso periodo parte per un viaggio a Parigi dove rimane fortemente impressionato dalle opere di Cézanne, del Fauvismo, dell’Espressionismo di Soutine e di Rouault e da Picasso.

Tornato in Italia si trasferisce a Milano e inizia a realizzare le sue prime opere. Nel 1939 entra a far parte del gruppo dei pittori di Corrente con Ernesto TreccaniRenato GuttusoRenato Birolli e Bruno Cassinari.

Nel 1946 si iscrive al partito comunista, firma il Manifesto del Realismo e, dopo un secondo soggiorno parigino, partecipa al Fronte Nuovo delle Arti. Negli anni successivi aderisce con Birolli e Cassinari al Gruppo degli Otto di Lionello Venturi e gli viene dedicata la sua prima personale alla galleria II Camino di Milano. I soggetti più visitati dall'artista sono i paesaggi, le nature morte e gli studi di figura.

La Biennale di Venezia ospiterà le sue opere in diverse occasioni a partire dal 1950. Nel 1952 le sue opere sono esposte insieme al Gruppo degli Otto, nel 1954 con una sala presentata da Giovanni Testori. Nel 1962 partecipa vincendo il premio (ex equo con Capogrossi) riservato ad un artista italiano e nel 1964 è presente della sezione "Arte d'oggi nei musei". Nel 1972 e nel 1988 partecipa con sale dedicate.

Dopo un lungo soggiorno a Bordighera, negli anni Sessanta molte delle sue tele hanno come soggetto ulivi e cactus.

Nel 1963-64 espone alla mostra Peintures italiennes d'aujourd'hui organizzata in medio oriente e in Nord Africa e, nel 1986 e nel 1992, viene invitato alla Quadriennale Nazionale d'Arte a Roma.

L’artista muore a Milano il 15 dicembre 1992.

Ennio Morlotti nasce a Lecco il 21 settembre 1910.

Dal 1923 concilia studio e lavoro occupandosi prima come contabile presso un oleificio, poi come impiegato in un colorificio e successivamente in una fabbrica meccanica. Nel frattempo, studia arte antica nelle chiese e nei musei, iniziando a interessarsi all'arte contemporanea.

Conseguita la maturità a Brera, si trasferisce a Firenze dove si iscrive all'Accademia sotto la guida di Felice Carena. Nello stesso periodo parte per un viaggio a Parigi dove rimane fortemente impressionato dalle opere di Cézanne, del Fauvismo, dell’Espressionismo di Soutine e di Rouault e da Picasso.

Tornato in Italia si trasferisce a Milano e inizia a realizzare le sue prime opere. Nel 1939 entra a far parte del gruppo dei pittori di Corrente con Ernesto TreccaniRenato GuttusoRenato Birolli e Bruno Cassinari.

Nel 1946 si iscrive al partito comunista, firma il Manifesto del Realismo e, dopo un secondo soggiorno parigino, partecipa al Fronte Nuovo delle Arti. Negli anni successivi aderisce con Birolli e Cassinari al Gruppo degli Otto di Lionello Venturi e gli viene dedicata la sua prima personale alla galleria II Camino di Milano. I soggetti più visitati dall'artista sono i paesaggi, le nature morte e gli studi di figura.

La Biennale di Venezia ospiterà le sue opere in diverse occasioni a partire dal 1950. Nel 1952 le sue opere sono esposte insieme al Gruppo degli Otto, nel 1954 con una sala presentata da Giovanni Testori. Nel 1962 partecipa vincendo il premio (ex equo con Capogrossi) riservato ad un artista italiano e nel 1964 è presente della sezione "Arte d'oggi nei musei". Nel 1972 e nel 1988 partecipa con sale dedicate.

Dopo un lungo soggiorno a Bordighera, negli anni Sessanta molte delle sue tele hanno come soggetto ulivi e cactus.

Nel 1963-64 espone alla mostra Peintures italiennes d'aujourd'hui organizzata in medio oriente e in Nord Africa e, nel 1986 e nel 1992, viene invitato alla Quadriennale Nazionale d'Arte a Roma.

L’artista muore a Milano il 15 dicembre 1992.

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