Turi Simeti
Turi Simeti nasce il 5 agosto 1929 a Trapani, studia legge a Palermo e nel 1958 si trasferisce a Roma per frequentare l’ambiente artistico dell’epoca. Incontra diversi artisti tra cui Burri, Festa, Schifano, Turcato.
​
L’incontro con Burri gli fa scoprire l’ovale, che diventa protagonista delle sue opere tridimensionali, e le nuove tendenze lo spingono alla sperimentazione di opere polimateriche, in accordo con la tendenza di quegli anni di un’arte che si definisse attraverso nuovi codici espressivi, lontani dalla tradizione.
​
Negli anni Sessanta espone in diverse mostre e rassegne internazionali, tra cui quella del 1965 “Zero Avantguarde” presso lo studio di Lucio Fontana a Milano, e Arte Programmata – Aktuel 65 e Weiss auf Weiss a Berna nel 1965 e 1966. In quello stesso anno apre il suo studio a New York dove lavora fino al 1969.
​
Nei primi anni Settanta allestisce mostre personali a Bergamo, Verona, Rottweil, Düsseldorf, Oldenburg, Colonia, Monaco di Baviera, prendendo parte anche ad alcune collettive. In questi anni la sua ricerca si avvicina sempre più al minimalismo, poi dagli anni settanta invece le sue opere diventano più complesse, con gli elementi geometrici aggettanti e decentrati.
​
Simeti nel 1980 si trasferisce a Rio de Janeiro, e da lì continua a viaggiare ed esporre in diverse città del mondo. Nel 1982 espone allo Studio Grossetti di Milano, alla Galerie Passmann di Friburgo e alla Galerie Wack di Kaiserslautern. Nel 1983, alla Galerie Maier di Kitzbüehl e alla Galerie Ahrens di Coblenza nel 1984. Nel 1985 alla Galeria Paulo Figueiredo de San Paolo e alla Galerie 44 di Düsseldorf. Nel 1986 alla fiera di Chicago, alla Galerie Apicella di Bonn neI 1986 e alla Galerie Monochrome di Aachen nel 1987. Nel 1989 espone con Bonalumi e Castellani.
​
Negli anni Novanta gli ovali nelle sue opere occupano più spazio e si diffondono sulla superficie. Queste nuove opere vengono esposte a Rio de Janeiro, Biberach, Kaiserslautern, Milano, Bolzano e Trapani.
La poetica di Simeti si basa su monocromi di colori primari, con l’utilizzo dell’ovale come elemento geometrico fondamentale.
All’interno della corrente dello spazialismo, le sue opere non si concentrano sullo spazio ma sul risultato visivo che la tridimensionalità e l’estroflessione dona all’opera. La forma ellittica è ripetuta in tutte le sue opere, come origine di tutto.
Negli anni successivi continuano, ininterrottamente, le sue mostre personali in decine di gallerie italiane e straniere.
​
Turi Simeti è morto il 16 marzo 2021 a Milano.