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Francesco Clemente

Francesco Clemente nasce a Napoli nel 1952, dove frequenta il liceo e studia le immagini del Seicento pittorico, che lo portano a dipingere da autodidatta. Si trasferisce a Roma nel 1970 per frequentare la facoltà di Architettura, che però non  porta a termine, e entra in contatto con vari artisti, tra cui Alighiero Boetti, che lo influenzerà molto.


Del 1971 è la sua prima personale alla Galleria di Valle Giulia di Roma. Nello stesso anno inizia a viaggiare in Asia - dove apre uno studio nella città di Madras – in Sudamerica. Negli anni Settanta continua ad esporre le sue opere in Italia. Nel 1979 si avvicina al movimento della Transavanguardia, teorizzato dal critico Achille Bonito Oliva, e ne diventa uno dei protagonisti con Chucchi, Chia, De Maria e Paladino, con i quali tiene un’esposizione a Colonia.

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A partire dagli anni Ottanta inizia ad avere un grande successo a livello internazionale: espone alla Biennale di Venezia e a New York, dove collabora con Andy Warhol, Kenny Scharf e Keith Haring.

 

Negli anni seguenti la sua produzione artistica è presente sia in Europa che nel resto del mondo, e può vantare l’appoggio di grandi gallerie come la Daniel Templon e Yvon Lambert di Parigi, Paul Maenz di Cologne, Mary Boone Gallery, Sperone Westwater Gallery, Gagosian Gallery e Leo Castelli Gallery di New York, Akira Ikeda Gallery di Tokyo, Galerie Michael Haas di Berlino, Galerie Thaddaeus Ropac di Parigi e Salisburgo, Galeria Javier Lopez di Madrid, James Cohan Gallery di Shanghai.

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Clemente realizza una serie ispirata alle stazioni della via Crucis, e nella sua evoluzione artistica riesce ad integrare simboli della tradizione occidentale e orientale, mescolando immagini video e cultura popolare.

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Realizza anche numerosi libri, raccolte di fotografie ed entra a far parte dell'Accademia Americana delle Arti e delle Lettere.

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Vive e lavora tra New York e Varanasi in India.
 

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