Toti Scialoja
Antonio (Toti) Scialoja nasce a Roma il 16 dicembre 1914. Nella seconda metà degli anni '30, immergendosi nell'ambiente artistico e letterario della Galleria La Cometa, abbandona gli studi di giurisprudenza per dedicarsi esclusivamente alla pittura. In questo periodo, crea i primi dipinti espressionisti caratterizzati da un distintivo colore materico, chiaramente influenzati dalla pittura francese, in particolare da Chaim Soutine. Nel 1939 espone alla III Quadriennale di Roma e nel 1941 tiene una mostra personale alla Società Amici dell’Arte di Torino. L'anno successivo partecipa a una collettiva presso la Galleria Lo Zodiaco di Roma insieme a Emilio Vedova, Giulio Turcato e Leoncillo Leonardi. Durante la Resistenza svolge un ruolo attivo e inizia a lavorare nel teatro, realizzando le sue prime scenografie.
Dopo la guerra, insieme ad Arnoldo Ciarrocchi, Piero Sadun e Giovanni Stradone, forma il gruppo noto come “I quattro fuori strada”.
Tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50, si reca a Parigi, entrando in contatto con la cultura artistica europea, che avrà un impatto significativo sulla sua successiva ricerca tonale e neo-cubista. Gli anni '50 segnano un graduale distacco dalla matrice espressionista e un avvicinarsi al Cubismo analitico, per poi evolvere verso l'astrazione. Il suo incontro con il gruppo Origine, avverso alle qualità decorative dell’arte astratta, e il viaggio negli Stati Uniti nel 1956, dove entra in contatto con i protagonisti dell’Espressionismo astratto, lo spingono a esplorare ulteriormente il colore, la materia e il gesto.
Nel 1960 si trasferisce a New York e dal 1961 al 1963 risiede a Parigi. Al suo ritorno in Italia, partecipa alla Biennale di Venezia nel 1964. Gli anni '70 sono segnati da una fase di relativa inattività artistica, che riprende nuovamente dal 1983. Oltre ad essere un pittore di grande talento, Scialoja si cimenta anche come poeta, scrittore, scenografo e docente all'Accademia di Belle Arti di Roma, di cui diviene direttore per un lungo periodo. L'artista si spegne a Roma il 1° marzo 1998.