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Agostino Bonalumi

Agostino Bonalumi nasce il 10 luglio 1935 a Vimercate. Segue studi di tipo tecnico-meccanico, ma fin da giovane frequenta lo studio di Enrico Baj. Alla fine degli anni Cinquanta incontra Piero Manzoni ed Enrico Castellani. Con loro fonda la rivista Azimuth. Cominciano insieme ad ideare nuove teorie basate sul totale azzeramento dell’idea di arte e delle sue tradizioni per concentrarsi sul concetto di astrazione, basato su un nuovo patto con il progresso sociale.

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Iniziano gli anni delle tele monocrome, che vengono dipinte solo di un colore e attraverso l’utilizzo di chiodi o di pezzi di legno sottostanti, vengono piegate per creare giochi di luce e ombre cha variano a seconda dell’inclinazione della sorgente luminosa. È il cosiddetto periodo delle “estroflessioni”. Bonalumi progetta la sua prima esposizione nel 1956 alla Galleria Totti di Milano. Seguiranno poi alcune esposizioni che lo vedranno a fianco di Piero Manzoni ed Enrico Castellani.

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Nel 1961 è uno dei fondatori del movimento “Nuova Scuola Europea” presso la Galleria Kasper di Losanna. Negli anni Sessanta Arturo Schwarz acquista le sue opere e nel 1965 presenta una mostra personale di Bonalumi nella sua galleria di Milano, con presentazione in catalogo di Gillo Dorfles. Nel 1966  inizia a collaborare con la Galleria del Naviglio di Milano, la quale tratterà le sue opere in esclusiva per molti anni. Nel 1970 partecipa alla Biennale di Venezia con un’intera sala dedicata.

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Negli anni ‘70 e ‘80 rompe gli standard pittorici tradizionali, ribaltando e distorcendo la prospettiva, creando un suo personale punto di vista che suscita un effetto disorientante allo spettatore.

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Agostino Bonalumi muore a Desio il 18 settembre 2013.

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